Le famiglie in cucina: il caso di Guido Barilla

La rubrica “Scriveva Taliani” tratta oggi un argomento di estrema attualità: la questione gay relativa alle esternazioni di Guido Barilla.

Guido Barilla è stato costretto a scusarsi pubblicamente per le affermazioni pronunciate alla trasmissione «la Zanzara» di Radio24. Quale «voce dal sen fuggita», se esse volevano ribadire la centralità della figura femminile nella famiglia sono finite per essere invece etichettate come un classico esempio di intolleranza verso le unioni gay. Si sa, ormai a questo mondo tutto è interpretabile, ed equivocabile, ma sono e rimango convinto della buona fede di chi ha pronunciato quelle parole conoscendone la storia imprenditoriale dettata da sempre da tutto altro che sia il politicamente scorretto. E gli si dovrebbe oltremodo rendere merito per essersi comportato da «buon padre di famiglia» nello scusarsi più per la consapevolezza di avere la responsabilità economica non solo del gruppo Barilla, ma soprattutto di coloro che vi lavorano.

Mario Taliani

Inviato il 30 settembre 2013 Pubblicato Mercoledì ¬ 2 ottobre 2013

http://www.corriere.it/lettere-al-corriere/13_ottobre_02/LE-FAMIGLIE-IN-CUCINA-IL-CASO-DI-GUIDO-BARILLA_fb92cfbc-2b2f-11e3-93f8-300eb3d838ac.shtml

Corridoni, vita e morte di un rivoluzionario

Dopo la pausa estiva riprende la rubrica “Scriveva Taliani” approfondendo una figura che vanta targhe e monumenti ma che merita approfondimento: Filippo Corridoni.

Al mercato dell’ antiquariato che ogni giovedì si svolge a Parma, ho acquistato due fascicoli unici che commemoravano, per il 26° e il 27° anniversario, la scomparsa di Filippo Corridoni. Editi dal Gruppo rionale fascista di Parma, entrambi i numeri (presumo tra gli ultimi stampati, essendo datati rispettivamente nell’ ottobre del 1941 e del 1942) ricordano, con l’ enfasi del periodo, la morte in battaglia del 23 ottobre 1915 di questo sindacalista. Caduto a pochi mesi, quindi, dall’ intervento dell’ Italia nel primo conflitto mondiale. Pur non avendone sentito parlare più di tanto nei libri di storia, la figura del Corridoni è ricordata nella mia città  da un importante monumento che, mi pare, venne inaugurato alla presenza di Mussolini stesso. Probabilmente la scelta interventista e il conseguente inserimento nell’ elenco dei protomartiri del fascismo hanno consegnato questa figura al semioblio storico. Incuriosito però dalle cronache dell’ epoca che lo descrivevano come grande oratore e difensore dei diritti dei lavoratori al punto di definirlo «apostolo del lavoro», mi permetto di chiederle un’ opinione su questo personaggio.

 Mario Taliani

Inviato il 10/01/2006

Pubblicato il 28/01/2006

http://archiviostorico.corriere.it/2006/gennaio/28/Corridoni_vita_morte_rivoluzionario_co_9_060128097.shtml

Elser, il lupo solitario che voleva uccidere Hitler

Prosegue la rubrica “Scriveva Taliani” con un riferimento storico ad un attentato ad Hitler nel 1939.

Mi è capitato di leggere una notizia diramata dall’agenzia di stampa Stefani nel novembre 1939.
In questa comunicazione si dava risalto a un fallito attentato ad Adolf Hitler che in occasione dell’anniversario dell’8 novembre era a Monaco per pronunciare un discorso.
Poco dopo la sua partenza, con un certo anticipo sull’ora prevista, si verificava una violenta esplosione che causava sei morti e oltre sessanta feriti.
L’agenzia così terminava: «L’attentato, che per i suoi indizi fa riconoscere l’istigazione straniera, ha destato immediatamente a Monaco un’indignazione fanatica». Come mai di questo episodio, verificatosi a neanche due mesi dall’inizio della Seconda guerra mondiale e per un nulla non andò a segno, si sa così poco? Oltre all’altrettanto mancato, anche se di parecchio più noto e «tardivo», del colonnello Claus Schenk von Stauffenberg, vi furono quindi altri che attentarono alla vita del Fuhrer e che meriterebbero di essere ricordati?

Mario Taliani

 

Inviato il 10/08/2008

Pubblicato il 15/09/2008

Gualino, l’ uomo che volle una «nuova Pietroburgo»

 Prosegue la rubrica “Scriveva Taliani” con un intervento per la serie: “Personaggi Storici”.

Oltre ai già  tanti personaggi italiani del secolo scorso evocati in questa pagina, ritengo ve ne sia uno che meriterebbe venisse aggiunto. Tra i vari politici e industriali che vissero a cavallo tra l’Unità  d’ Italia e il secondo conflitto mondiale ho scoperto che ve ne fu uno che tale periodo lo visse di sicuro con intensità . Mi riferisco a Riccardo Gualino fondatore della Società  di Navigazione italo-americana, nota ai più non tanto con l’ iniziale abbreviazione di Snia quanto successivamente quale Snia-Viscosa e cioè la ditta leader in Italia di fibre sintetiche in quel periodo. Tra gli anni Venti e i Trenta Gualino fu uno dei protagonisti della vita economica del Paese, confrontandosi, ma soprattutto scontrandosi, con personaggi quali Benito Mussolini e Giovanni Agnelli e che negli anni Cinquanta contribuì alla nascita del cinema italiano. Varrebbe la pena ricordarlo?

Mario Taliani

Noceto

Inviato il 10/07/2007
Pubblicato il 05/08/2007

http://archiviostorico.corriere.it/2007/agosto/05/Gualino_uomo_che_volle_una_co_9_070805089.shtml

Politica, musica e temperamento nella vita di Toscanini

Ritorna la rubrica “Scriveva Taliani” con un intervento circa il grande Maestro Arturo Toscanini.

Per il cinquantenario della morte è stato inaugurato a Parma un museo dedicato ad Arturo Toscanini, realizzato nella ristrutturata casa natale del direttore d’orchestra con l’intenzione di ripercorrere la vita del grande maestro attraverso le sue opere e le sue direzioni.
Di questo genio della musica si conosce bene la sua avversione verso il fascismo che lo portò a emigrare negli Stati Uniti prima dello scoppio del secondo conflitto mondiale.
C’è stato però, e l’ho scoperto per caso, anche un Toscanini diverso da quello commemorato, interventista nella Prima guerra mondiale e addirittura candidato nel collegio di Milano nella stessa lista di Mussolini. E’ su come sia stato possibile questo cambiamento che mi permetto di chiederle un’opinione. Un cambiamento che, a differenza della «damnatio memoriae» che sembra essere toccata a Pietro Mascagni, consente a maggior ragione le commemorazioni odierne.

Mario Taliani

Inviato il 02/02/2007
Pubblicato il  18/02/2007

http://www.corriere.it/solferino/romano/07-02-18/01.spm

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