Servono manutenzioni in tangenziale

Non risultano attacchi missilistici e bombardamenti nel territorio di Parma in questi giorni, eppure percorrendo la tangenziale cittadina, in corrispondenza dell’uscita aeroporto il manto stradale presenta buche grandi come voragini. Si tratta di buche e altri dissesti molto pericolosi per gli automobilisti, che il clima invernale e la pioggia hanno creato sulla sede stradale in più punti. Eppure nonostante il fenomeno stia peggiorando di giorno in giorno da ormai diverso tempo nessuno interviene per la necessaria manutenzione.

Si tranquillizzino i “grillini”, non è competenza comunale bensì di Anas. Tuttavia come già accaduto in passato il Comune avrebbe il dovere di intervenire per sollecitare Anas.

Durante lo scorso mandato infatti per lo stesso problema, nel medesimo tratto stradale la scorsa amministrazione si era prodigata dicendo che in caso di mancato intervento di Anas, avrebbe provveduto lei stessa per poi fatturare i costi all’ente gestore della tangenziale di Parma.

In pochissimo tempo la situazione si risolse. Ma erano altri tempi.

 

Cambiamo statuto e regolamento del Comune?

In questi giorni la commissione Affari Istituzionali del Comune di Parma (si tratta della conferenza dei capigruppo riunita sotto altro nome) sta discutendo su alcune modifiche statutarie e di regolamento.

http://www.gazzettadiparma.it/news/parma/161587/Due-stranieri-in-Consiglio-comunale.html

Tutti temi interessanti sui quali ci sarebbe da discutere per giorni. Non voglio entrare nel merito delle modifiche proposte, sulle quali ho le mie idee e le esporrò in altre occasioni. Lo stesso argomento in senso pratico e semplificativo era stato affrontato internamente anche dalla scorsa amministrazione, ma allora si cercava di snellire e non di inserire nuove figure e opportunità.

Non vorrei sembrare populista, ma l’amministrazione anzichè continuare a discutere di questioni diciamo così complementari, non potrebbe impegnarsi seriamente su situazioni concrete?

Un esempio: la riduzioni delle liste di attesa nella scuola dell’infanzia, la diminuzione delle tariffe per i servizi, potenziamento della sicurezza in città, manutenzioni stradali, opportunità per i giovani, un’offerta culturale della città degna di Parma.

Proseguo?

                                                                                                       Matteo

La classe non è acqua

La classe non è acqua e neanche vino, è il caso di dire in questa circostanza.

La foto, infatti, pubblicata dalla Gazzetta di Parma che ritrae il sindaco di Parma in piazza Garibaldi nel bel mezzo dei festeggiamenti di capodanno mentre beve a collo da una bottiglia di spumante, non è propriamente di classe.

Anzi, senza inglesismi diciamo pure che è di cattivo gusto.

Al di là delle abitudini personali e dei gusti di ognuno di noi, ritengo che la figura del sindaco rappresenti idealmente tutti i cittadini e specie nelle circostanze pubbliche come il brindisi di mezzanote in piazza, sarebbe consigliabile un atteggiamento più sobrio ed educato.

Nulla di grave per carità, la sostanza vale più della forma, già ci ha abituato alle maniche di camicia nelle occasioni di rappresentanza, ai maglioncini per i consigli comunali, alle cravatte solo in rarissime occasioni.

Ed ora il brindisi di capodanno in piazza bevendo a collo lo spumante.

E’ proprio vero: la classe non è acqua e in questo caso neanche vino.

brindisi piazza

100 anni Parma

Tanti auguri Parma

100parma

Qualità della vita: Parma fuori dalla top ten

Si sa le classifiche valgono per quello che valgono…

Però quella che il Sole 24 Ore pubblica a dicembre di ogni anno sulla qualità della vita, nonostante non sia l’unica, ha sempre il suo peso in termini di ritorno di immagine.

E quest’anno Parma esce clamorosamente dalla top ten, perdendo ben dieci posizioni in un anno. Dopo anni in cui la nostra città si era sempre assestata nelle primissime posizioni, quest’anno Parma passa dal sesto al sedicesimo posto.

Tra gli indicatori negativi che pare abbiano causato questa debacle pare esservi la sicurezza, con una spiccata tendenza ai furti in appartamento.

Forse allora Parma non è più è una città sicura e forse non si sta più bene come prima.

Anzi, sicuramente la qualità della vita è peggiorata. Non solo per colpe imputabili alla crisi, anche per responsabilità legate alla mancanza di programmazione, alla mancanza di politiche forti per settori strategici quali commercio, prodotto tipico, cultura, fiere e aeroporto.

Quella del Sole 24 Ore è solo una classifica, ma è lo specchio di una realtà che purtroppo sta vivendo una involuzione tremenda. Non si tratta di fare allarmismi inutili, ma di trovare valide soluzioni per tornare ad essere quella città ambiziosa e protagonista che abbiamo conosciuto negli anni.

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