Nei giorni scorsi i rappresentanti eletti nelle sedi istituzionali del movimento 5 Stelle sono stati al centro della cronaca. Infatti hanno esercitato il loro dissenso con manifestazioni alla Camera dei Deputati che in taluni casi hanno sfiorato la rissa. Inoltre hanno dato vita a forti contrasti specie con la Presidente della Camera Boldrini, che la rete ha ripreso con “epiteti poco eleganti”. In questo clima avvelenato gli esponenti di Grillo sono arrivati a chiedere l’impeachment per il presidente Napolitano, con una sortita senza alcun valore concreto ma al solo scopo di delegittimare il capo dello stato.
Il clima creatosi è veramente di cattivo gusto ed anche preoccupante. Di cattivo gusto perchè le sedi istituzionali sono state trasformate in luoghi di contestazione senza alcuna riserva nei modi e nel lingiuaggio. Preoccupante perchè se l’esempio che viene dai parlamentari è quello, c’è il rischio che il popolo possa imitarlo con manifestazioni che rischino di degenerare in scontro sociale.
Tanti potrebbero essere i motivi di discussione e critica al governo, ma il Parlamento è il luogo del confronto e non dello scontro e quindi modi e contenuti devono essere adeguati al ruolo di chi li manifesta.
All’interno del M5s però qualcuno ha preso le distanze da tali atteggiamenti. L’auspicio è che presto torni quella tranquillità istituzionale che possa portare un contributo alla crescita del Paese, anche nelle manifestazioni di dissenso.