La riforma della legge elettorale

Il dibattito politico pone oggi al centro la riforma della legge elettorale. Renzi infatti, non perdendo tempo, ha scritto una lettera ai partiti chiedendo un impegno sulla questione e suggerendo tre proposte:

  • una riforma che ricalchi il sistema spagnolo
  • il Mattarellum modificato
  • il doppio turno di coalizione (che riprende il modello dei sindaci)

Ora il confronto dovrebbe portare al dibattito parlamentare in tempi rapidi e già qualcuno pensa a possibili elezioni in primavera insieme alle Europee.

Tra le priorità del paese nel formulare riforme, quali quella del lavoro, della giustizia, della pubblica amministrazione è importante arrivare al più presto anche a quella elettorale.

Il mio personale parere è quello di accantonare il Mattarellum che reitrodurrebbe i collegi uninominali e di lavorare invece sulle altre due proposte.

Per arrivare a una riforma concreta e condivisa. In tempi brevi.

La classe non è acqua

La classe non è acqua e neanche vino, è il caso di dire in questa circostanza.

La foto, infatti, pubblicata dalla Gazzetta di Parma che ritrae il sindaco di Parma in piazza Garibaldi nel bel mezzo dei festeggiamenti di capodanno mentre beve a collo da una bottiglia di spumante, non è propriamente di classe.

Anzi, senza inglesismi diciamo pure che è di cattivo gusto.

Al di là delle abitudini personali e dei gusti di ognuno di noi, ritengo che la figura del sindaco rappresenti idealmente tutti i cittadini e specie nelle circostanze pubbliche come il brindisi di mezzanote in piazza, sarebbe consigliabile un atteggiamento più sobrio ed educato.

Nulla di grave per carità, la sostanza vale più della forma, già ci ha abituato alle maniche di camicia nelle occasioni di rappresentanza, ai maglioncini per i consigli comunali, alle cravatte solo in rarissime occasioni.

Ed ora il brindisi di capodanno in piazza bevendo a collo lo spumante.

E’ proprio vero: la classe non è acqua e in questo caso neanche vino.

brindisi piazza