Servono manutenzioni in tangenziale

Non risultano attacchi missilistici e bombardamenti nel territorio di Parma in questi giorni, eppure percorrendo la tangenziale cittadina, in corrispondenza dell’uscita aeroporto il manto stradale presenta buche grandi come voragini. Si tratta di buche e altri dissesti molto pericolosi per gli automobilisti, che il clima invernale e la pioggia hanno creato sulla sede stradale in più punti. Eppure nonostante il fenomeno stia peggiorando di giorno in giorno da ormai diverso tempo nessuno interviene per la necessaria manutenzione.

Si tranquillizzino i “grillini”, non è competenza comunale bensì di Anas. Tuttavia come già accaduto in passato il Comune avrebbe il dovere di intervenire per sollecitare Anas.

Durante lo scorso mandato infatti per lo stesso problema, nel medesimo tratto stradale la scorsa amministrazione si era prodigata dicendo che in caso di mancato intervento di Anas, avrebbe provveduto lei stessa per poi fatturare i costi all’ente gestore della tangenziale di Parma.

In pochissimo tempo la situazione si risolse. Ma erano altri tempi.

 

Cartellino GB: il Parma ad un punto dalla zona Uefa

Prosegue la rubrica Cartellino Gialloblu su www.stadiotardini.it il sito di Gabriele Majo.

Matteo Agoletti commenta gli episodi arbitrali della seconda giornata di ritorno di serie A. Ovviamente le principali attenzioni riguardano il Parma vittorioso in casa sull’Udinese per 1-0. La squadra di Donadoni raggiunge così il sesto posto in classifica ad un punto dall’Inter in zona Uefa.

Di sesuito il link per vedere l’articolo

http://www.stadiotardini.it/2014/01/cartellino-gialloblu-di-matteo-agoletti-brkic-si-e-scontrato-con-herteaux-nessuna-scorrettezza-da-parte-di-amauri-nel-gol-eccessiva-lammonizione-di-acquah.html

Ddl Delrio, riforma vera?

Quando alle elezioni politiche di qualche anno fa si sono fronteggiati Berlusconi e Veltroni erano entrambi d’accordo per l’abolizione delle Province. Da allora si sono susseguite vicende alterne e linee di partito non troppo chiare che nella sostanza hanno alimentato il dibattito ma non hanno portato a nessun provvedimento concreto. Ogni qualvolta il tema arrivava in Parlamento veniva puntualmente rinviato in commissione.

Gli ultimi due governi pare abbiano preso una direzione più precisa e da poco è stato votato alla Camera il ddl Delrio detto “svuotaprovince” per la riforma relativa al riordino delle Province.

Adesso che il ddl è atteso dal voto del Senato emergono posizioni politiche diverse. In sostanza le Province non vengono abolite ma riformate, non saranno più elettive e daranno vita a macro povince o città metropolitane, ben 24. I risparmi verranno dai mancati emolumenti degli amministratori e il personale verrà redistriibuito tra comuni e regione.

Ma è proprio questo il provvedimento che si attendeva da anni o invece si tratta di una pseudo riforma di comodo?

Gli interrogativi sono tanti e i vantaggi ancora tutti da dimostrare.

Cambiamo statuto e regolamento del Comune?

In questi giorni la commissione Affari Istituzionali del Comune di Parma (si tratta della conferenza dei capigruppo riunita sotto altro nome) sta discutendo su alcune modifiche statutarie e di regolamento.

http://www.gazzettadiparma.it/news/parma/161587/Due-stranieri-in-Consiglio-comunale.html

Tutti temi interessanti sui quali ci sarebbe da discutere per giorni. Non voglio entrare nel merito delle modifiche proposte, sulle quali ho le mie idee e le esporrò in altre occasioni. Lo stesso argomento in senso pratico e semplificativo era stato affrontato internamente anche dalla scorsa amministrazione, ma allora si cercava di snellire e non di inserire nuove figure e opportunità.

Non vorrei sembrare populista, ma l’amministrazione anzichè continuare a discutere di questioni diciamo così complementari, non potrebbe impegnarsi seriamente su situazioni concrete?

Un esempio: la riduzioni delle liste di attesa nella scuola dell’infanzia, la diminuzione delle tariffe per i servizi, potenziamento della sicurezza in città, manutenzioni stradali, opportunità per i giovani, un’offerta culturale della città degna di Parma.

Proseguo?

                                                                                                       Matteo

Renzi e Berlusconi: prove tecniche di legge elettorale

Il Partito Democratico e la storia politica che rappresenta è vissuto per vent’anni sull’antiberlusconismo. Ora è arrivato Renzi, si è sdoganato dal passato e nonostante le scomuniche di Fassina e altri colonnelli, (anche Bersani se pur in toni soft ha criticato la scelta) ha incontrato direttamente Silvio Berlusconi per discutere di legge lettorale.

Al di là delle questioni ideologiche, la decisione ha mandato in fibrillazione l’intero mondo politico perchè il timore era che i due potessero stabilire le regole e rendere la vita molto difficile ai partiti minori.

La soluzione condivisa tra il leader del Pd e di Forza Italia pare essere quella di un sistema alla spagnola modificato.

Si tratta di un proporzionale con collegi da 4/6 candidati e non i 30 che prevedeva il Porcellum. Con soglia di sbarramento al 5% se la lista corre in coalizione o all’8% se la lista corre sola. Il premio di maggioranza del 20% dei seggi è previsto se una coalizione raggiunge almeno il 35% dei consensi.

Ovviamente verrà abolito il Senato. O meglio diventerà una Camera composta da rappresentanti delle istituzioni e degli enti locali e non più elettiva quindi.

Si discute molto anche della preferenza, a favore della quale Renzi si era più volte apertamente schierato e ora invece molto in dubbio. Nel resto d’Europa sono pochi i Parlamenti eletti con il sistema delle preferenze.

La strada è ancora lunga, ma il primo passo intanto è stato fatto. E io di questo sono contento.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: