Archiviata l’Iva si torna a parlare di Imu con Pd e Pdl su fronti opposti. Ma dal punto di vista politico cosa sta accadendo?
Sicuramente dopo il sotegno del Pdl al governo Letta, internamente al partito di Berlusconi si è aperto un dibattito importante. Il Pd accusa il centrodestra di essere diviso in correnti ma il pulpito dei Democratici non è sicuramente da meno.
Veniamo ai fatti. La retromarcia di Berlusconi ha significato che i numeri all’interno del Pdl erano sbilanciati verso la parte più moderata. Il che non vuol dire che questi ultimi rappresentino la maggioranza in valore assolutio, ma sicuramente un numero importante per modificare certi rapporti di forza, soprattutto nei confronti di un governo di larghe intese a trazione moderata. Ritengo che la leadership di Berlusconi sia ancora molto forte ma se dovesse cambiare qualcosa anche i rapporti di forza potrebbero mutare, il mondo della politica con molta velocità si adegua e si posiziona a seconda di idee e convenienze.
Ovviamente oggi gli esponenti azzurri sono quasi tutti pubblicamente per il ricompattamento del partito, ma andrà veramente così? Effettivamente il partito potrebbe ricompattarsi ma con una classe dirigente meno omologata rispetto a prima, oppure potrebbe prendere forma quella che qualcuno ha definito una deriva neocentrista.
La mia impressione è che rispetto a prima oggi si apra un importante dibattito riguardo al ruolo dei moderati in Italia e della loro collocazione rispetto alla famiglia dei Popolari Europei. In questo contesto il governo continuerà ad operare finchè le critiche da una parte e dall’altra gli toglieranno i numeri. E lì vedremo se e come si modificherà lo scacchiere della politica nazionale.