Dopo un giorno e una notte di riunioni, controriunioni, dichiarazioni, annunci e controannunci il governo Letta riceve un’ampia fiducia, compresa quella del Pdl.
Dopo la crisi di governo infatti le colombe in Senato del Pdl, alla conta 23, hanno dichiarato di voler sostenere il governo ed hanno invitato Silvio Berlusconi a non cedere alle sirene dei falchi.
Di fatto si è creata una spaccatura interna al partito di Berlusconi che è culminata ieri sera durante la trasmissione televisiva Ballarò con il diverbio tra Sallusti e Cicchitto, con il primo che lanciava accuse di sostenere le sinistre all’indirizzo di Cicchitto e gli altri dissidenti. Un film già visto in occasione dell’uscita dal Pdl di Gianfranco Fini, che oggi ha rotto il silenzio post elettorale con un eloquente: “il tempo è galantuomo”.
E mentre si pensava già che stessero per nascere gruppi autonomi del Pdl che insieme ad Udc e Scelta Civica dessero vita alla costola italiana del Ppe è arrivata la clamorosa retromarcia. Il governo per parola dello stesso Silvio Berlusconi incassa la fiducia del Pdl così il governo Letta procede.
Vedremo se la frattura si risanerà con qualche giorno di gesso o se sarà necessario la separazione dei falchi delle colombe.