Il tormentone sulla possibile cessione dell’attaccante del Parma Nicola Sansone è durato lo spazio di due giorni, poi l’ad Leonardi ha ufficializzato che il bomber crociato non si sarebbe mosso da Parma.
Contro la ventilata cessione si è scagliato il popolo del web e su stadiotardini.it è stato pubblicato l’intervento di Matteo Agoletti a cui ha fatto seguito la risposta del direttore Gabriele Majo.
Di seguito gli interventi:
matteo agoletti says:
Caro Direttore,
sinceramente anch’io resto perplesso sull’eventuale partenza di Sansone e Chibsah. In merito all’attaccante, è pur vero che quest’anno potrebbe trovare meno spazi ed il giocatore vuole giustamente giocare, facendo così crescere anche le sue quotazioni, tuttavia credo si sia dimostrato un giovane di grande talento con una capacità realizzativa di tutto rispetto. Per quanto possa far sognare, la coppia Cassano-Amauri, meriterebbe un’alternativa prolifica di gol che se pur con caratteristiche diverse rispetto ai titolati attaccanti, possa dare il proprio apporto. Sansone infatti garantirebbe la possibilità di passare al 4 3 3 in caso di necessità o addirittura al 4 2 3 1 e volendo continuare con il 5 3 2, se pur con caratteristiche diverse da Amauri lo vedrei bene al fianco del trequartista barese. In ultima analisi: la nazionale ultimamemente sta giocando con un uomo in area di rigore e due mezze punte veloci alle spalle. Vedi nell’ultima uscita Giaccherini e Candreva. Se mister Prandelli continuasse con questo modulo e Sansone facesse bene a Parma non potrebbe pensare ad un futuro azzurro? Ovviamente con tutto il ritorno di immagine per la società e per il valore del giocatore. Se invece dovesse partire, mi riuscirebbe difficile pensare che la società non torni sul mercato, affidandosi alle sole alternative di Palladino (per altro in buona condizione) e Okaka.
Per quanto riguarda Chibsah concordo che l’esperienza di Sassuolo potrebbe farlo maturare ulteriormente, ma con la defezione di Galloppa, Ninis che pare non rientrare nei piani tecnici della società, rischieremmo di ritrovarci il centrocampo dello scorso anno, con il ritorno di Acquah ma con Marchionni con un anno in più e Valdes da valutare dopo i problemi fisici dello scorso anno.
Che il direttore Leonardi abbia in mente per il centrocampo il colpo di mercato dell’ultimo minuto?
Gabriele Majo says:
21 agosto 2013
Ciao Matteo,
non aggiungo altro circa le tue considerazioni che hanno arricchito il dibattito su Sansone. Circa Chibsah, però, trattandosi, probabilmente, di cessione in compartecipazione – peraltro con un club che vanta un poter d’acquisto rispetto al nostro, giacché Squinzi ha più dindi da spendere (e anche più voglia), non inquadrerei la questione negli stessi termini di un anno fa, cioè per la valorizzazione del centrocampista. Direi, anzi, che per lui si tratti di una bocciatura. Mi spiego meglio: se Donadoni non si è messo di traverso è perché evidentemente ritiene di poterne fare a meno. Mi pare evidente che il tecnico prediliga chi è maturo (sperando non marcisca) rispetto a chi sta sbocciando. E la società – evidentemente desiderosa di vincer qualcosa puntando su chi è già pronto – sembra la pensi come lui. Certo è un mercato in controtendenza rispetto a quelli di prospettiva degli anni passati, che ci hanno consentito, oggi giorno, di poter sbracare prendendo Cassano…
Circa altri colpi di mercato io non starei qui ad illudermi: se no che senso avrebbe lasciar partire questi due per prenderne altri? Il discorso vale soprattutto per l’attacco. A centrocampo, invece, mi pare attendibile la pista fiutata da Sandrone Piovani, circa Obi. Ricordiamoci che l’Inter ci deve ancora un giocatore, per via degli accordi intercorsi in sede di transazione Belfodil-Cassano, visto il mancato arrivo di Silvestre.
Cordialmente
Gmajo