Servizio del Tg5 sul flop del “grillismo” ducale

Il Tg5 ha trasmesso un servizio con tanto di interviste e di inviato a Parma mettendo in risalto quanto siano state disattese le promesse a 5 stelle circa il termovalorizzatore.

Di seguito il link per seguire il servizio del Tg5

http://www.video.mediaset.it/video/tg5/full/404985/edizione-ore-8-00-del-29-agosto.html

E ancora servizio del Tgcom

http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/articoli/1084302/parma-primi-flop-del-grillismo-reale-acceso-linceneritore-che-pizzarotti-voleva-bloccare.shtml

Come volevasi dimostrare

Dalla giornata di ieri è perfettamente operativo il termovalorizzatore di Parma. Al di là del dibattito sull’opportunità di dotarsi di un simile strumento, di cui tutti faremmo volentieri a meno, anche se oggi non esiste un’alternativa concreta per lo smaltimento dei rifiuti, tale scelta da parte delle istituzioni risale ad alcuni anni fa e non allo scorso mandato amministrativo. Quando le istituzioni locali decisero di dotarsi di un Polo ambientale all’interno del quale venissero smaltiti i rifiuti.

A distanza di anni il Movimento Cinque Stelle ha incentrato la propria campagna elettorale delle scorse amministrative sulla  lotta al termovalorizzatore, promettendo l’interruzione dei lavori e la conseguente rinuncia all’opera in caso di vittoria.

Il tema è stato determinante per l’esito finale, infatti la frangia dei “No Termo” è riuscita a garantire al futuro sindaco grillino quella percentuale capace di mandarlo al ballottaggio, per poi vincere le elezioni.

Quella promessa elettorale è stata quindi determinante per l’esito finale. Come se non bastasse il leader Grillo, durante il suo comizio parmigiano – usando termini e modi a mio avviso inappropriati – ha dichiarato inoltre che prima di accendere il termovalorizzatore sarebbero dovuti passare sul cadavere del sindaco.  

Ebbene il termovalorizzatore è perfettamente operativo.

Come volevasi dimostrare.

Il M5s ha perso la sua battaglia ideologica, ha fatto promesse che non ha potuto mantenere ed ha illuso chi credeva che tale opera potesse fermarsi all’urlo di guerra grillino.

Tralasciamo gli altri enormi problemi che la città sta vivendo dall’avvento della compagine pentastellata, ma se la coerenza di cui il popolo grillino si è fatto portatore ha davvero un peso, cosa dovrebbe fare oggi la giunta che governa Parma?

 

La maglia del centenario

Ieri sera piazza Garibaldi a Parma era gremita di tifosi, nella serata organizzata per salutare i giocatori crociati e la presentazione di squadra e maglia del centenario. A presentare l’evento Sandro Piovani e Federica Masolin.

Di seguito la foto della squadra con la maglia del centenario.

maglia centenario1

Sansone resta a Parma

Il tormentone sulla possibile cessione dell’attaccante del Parma Nicola Sansone è durato lo spazio di due giorni, poi l’ad Leonardi ha ufficializzato che il bomber crociato non si sarebbe mosso da Parma.

Contro la ventilata cessione si è scagliato il popolo del web e su stadiotardini.it è stato pubblicato l’intervento di Matteo Agoletti a cui ha fatto seguito la risposta del direttore Gabriele Majo.

Di seguito gli interventi:

matteo agoletti says:

21 agosto 2013

Caro Direttore,
sinceramente anch’io resto perplesso sull’eventuale partenza di Sansone e Chibsah. In merito all’attaccante, è pur vero che quest’anno potrebbe trovare meno spazi ed il giocatore vuole giustamente giocare, facendo così crescere anche le sue quotazioni, tuttavia credo si sia dimostrato un giovane di grande talento con una capacità realizzativa di tutto rispetto. Per quanto possa far sognare, la coppia Cassano-Amauri, meriterebbe un’alternativa prolifica di gol che se pur con caratteristiche diverse rispetto ai titolati attaccanti, possa dare il proprio apporto. Sansone infatti garantirebbe la possibilità di passare al 4 3 3 in caso di necessità o addirittura al 4 2 3 1 e volendo continuare con il 5 3 2, se pur con caratteristiche diverse da Amauri lo vedrei bene al fianco del trequartista barese. In ultima analisi: la nazionale ultimamemente sta giocando con un uomo in area di rigore e due mezze punte veloci alle spalle. Vedi nell’ultima uscita Giaccherini e Candreva. Se mister Prandelli continuasse con questo modulo e Sansone facesse bene a Parma non potrebbe pensare ad un futuro azzurro? Ovviamente con tutto il ritorno di immagine per la società e per il valore del giocatore. Se invece dovesse partire, mi riuscirebbe difficile pensare che la società non torni sul mercato, affidandosi alle sole alternative di Palladino (per altro in buona condizione) e Okaka.
Per quanto riguarda Chibsah concordo che l’esperienza di Sassuolo potrebbe farlo maturare ulteriormente, ma con la defezione di Galloppa, Ninis che pare non rientrare nei piani tecnici della società, rischieremmo di ritrovarci il centrocampo dello scorso anno, con il ritorno di Acquah ma con Marchionni con un anno in più e Valdes da valutare dopo i problemi fisici dello scorso anno.
Che il direttore Leonardi abbia in mente per il centrocampo il colpo di mercato dell’ultimo minuto?

Gabriele Majo says:

21 agosto 2013

  • Ciao Matteo,

    non aggiungo altro circa le tue considerazioni che hanno arricchito il dibattito su Sansone. Circa Chibsah, però, trattandosi, probabilmente, di cessione in compartecipazione – peraltro con un club che vanta un poter d’acquisto rispetto al nostro, giacché Squinzi ha più dindi da spendere (e anche più voglia), non inquadrerei la questione negli stessi termini di un anno fa, cioè per la valorizzazione del centrocampista. Direi, anzi, che per lui si tratti di una bocciatura. Mi spiego meglio: se Donadoni non si è messo di traverso è perché evidentemente ritiene di poterne fare a meno. Mi pare evidente che il tecnico prediliga chi è maturo (sperando non marcisca) rispetto a chi sta sbocciando. E la società – evidentemente desiderosa di vincer qualcosa puntando su chi è già pronto – sembra la pensi come lui. Certo è un mercato in controtendenza rispetto a quelli di prospettiva degli anni passati, che ci hanno consentito, oggi giorno, di poter sbracare prendendo Cassano…

    Circa altri colpi di mercato io non starei qui ad illudermi: se no che senso avrebbe lasciar partire questi due per prenderne altri? Il discorso vale soprattutto per l’attacco. A centrocampo, invece, mi pare attendibile la pista fiutata da Sandrone Piovani, circa Obi. Ricordiamoci che l’Inter ci deve ancora un giocatore, per via degli accordi intercorsi in sede di transazione Belfodil-Cassano, visto il mancato arrivo di Silvestre.

    Cordialmente

    Gmajo

Berlusconi al contrattacco, il Pd rischia di dividersi?

Dopo la chiamata dell’ex premier Silvio Berlusconi al quartier generale di Villa San Martino a tutti i suoi più fedeli collaboratori la linea del Pdl appare chiara: o arrivano risposte concrete sull'”agibilità politica” di Berlusconi entro fine mese o il Pdl passerà al contrattacco.

Le risposte che si attendono sono quelle che salverebbero Governo e Berlusconi, se non arrivassero la crisi diventerebbe inevitabile. Si dice che l’offensiva mediatica del Pdl sia già pronta con tanto di video messaggi e adunate di piazza, con l’obiettivo di dar vita immediatamente alla campagna elettorale.

Tuttavia c’è chi dice che in realtà le cose non siano così semplici. Infatti in caso di pronunciamento in Senato il Pd potrebbe correre il rischio di dividersi e nel segreto dell’urna qualcuno potrebbe salvare Governo e Berlusconi. Se così fosse per il Pd sarebbe un duro colpo che ne metterebbe a rischio la linea politica e la sopravvivenza.

Molti però sono convinti che non si arrivi alla votazione in Senato e che qualcosa accada prima. Il presidente Napolitano ha più volte ricordato che non si torna al voto con questa legge elettorale, ma allora in caso di crisi di governo cosa succederà?

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