Non si tratta del leader del tour de France, bensì di un personaggio poco raccomandabile che si aggirava in via Verdi.
Tonio decise di fare una passeggiata nella zona del centro nonostante le temperature di un sabato pomeriggio di luglio. Arrivato in stazione col bus Tonio cominciò ad avviarsi verso la piazza percorrendo via Verdi. Arrivato davanti al supermercato Sma, Tonio rimase sorpreso nel vedere proprio lì parcheggiato un mezzo pesante, una motrice per la precisione, di un noto trasportatore, intento a rifornire il supermercato. Allora Tonio cominciò a brangogner… Possibile che un simile mezzo pesante potesse tranquillamente transitare in centro cittadino, occupando tutta la carreggiata, impedendo il transito alle automobili e soprattutto ingombrando il marciapiede con roll e carretti che scaricati dal camion andavano dentro il supermercato, impedendo così il passaggio a Tonio?
“Mo che lavor!!!” esclamò subito Tonio, che poi proseguì “una volta i gheron di camion verd mia tant gros e adesa i rivon chi bagai chi??? Mi ‘n pos mia pasèr e po ien anca pericolos pral machini… A voi propria dir quel al sindic e a tut chietor so amig!” Tonio continuò a protestare e si promise di dar battaglia al primo cittadino reo di aver permesso ciò che prima non accadeva.
Ma Tonio non aveva ancora finito di brangogner, che subito la sua attenzione fu richiamata da un gruppo di ragazzotti dove uno tra loro, ben riconoscibile perchè indossava una maglia gialla, si dimostrò un gran villanzone. Il personaggio poco raccomandabile, molto maleducato e probabilmente in preda a sostanze stupefacenti cominciò infatti a urlare improperi contro la città e contro il buon costume. Tonio molto adirato pensò che tale persona andasse immediatamente fermata. Intanto il tizio con la maglia gialla iniziava ad importunare un gruppetto di tre ragazzine che malauguratamente passavano per di lì. Tonio se avesse avuto un bastone non avrebbe esitato a farlo assaggiare al personaggio in giallo. Fortunatamente le ragazzine si dileguarono con velocità e il delinquente rimase in compagnia dei suoi soci. I timori di Tonio furono subito confermati da un suo vecchio amico che di passaggio aveva assistito alla scena e mentre Tonio cominciò con lui a brangognare nei confronti di questo personaggio, l’amico gli disse che si trattava di un poco di buono che fa parte della compagnia che si reca quotidianamente al Sert di via Dei Mercati procurando parecchi fastidi, tanto che più volte erano intervenute le forze dell’ordine.
Tonio allora iniziò con una serie di proteste nei confronti del sindaco e dell’amministrazione comunale che non pensano alla sicurezza, mandano i vigili a fare le multe per fare cassa e non invece a presidiare il territorio. Così Tonio salutò l’amico e partì in direzione piazza alla ricerca dei vigili per denunciare quanto accaduto. Do po alcuni minuti quasi in via Mazzini Tonio intercettò una vettura della Polizia Municipale e la fermò richiamando l’attenzione dei vigili. Allora Tonio spiegò quanto era ccaduto invitando i vigili ad intervenire e poi passò alla descrizione del personaggio poco raccomandabile. Ma prima che Tonio potesse terminare la frase “… indossa una maglia…” i vigili lo anticiparono dicendo”Gialla“. I vigili spiegarono infatti a Tonio che si trattava di un personaggio molto losco che stavano seguendo da tempo. Lo ringraziarono e si buttarono all’inseguimento. Tonio finì così di brangogner contro il comune perchè prima certe cose non accadevano. Era però felice di aver fatto il suo dovere di bravo cittadino. E poi disse: “Siv co goi da dir? Am son stufè! Perma con col sindic chi le miga pu cola ed prima. A vag a ca!”