La stella è caduta. Dopo la nostra anticipazione, per primi avevamo infatti dato la notizia delle probabili dimissioni  (vedi articolo precedente), si sono puntualmente registrate le dimissioni dell’assessore al bilancio e società partecipate del Comune di Parma. 

Alla base della decisione pare esserci una scelta di tipo personale che consenta al professionista (l’assessore uscente è infati un commercialista) di seguire la propria attività lavorativa con più tranquillità.

Molti dubbi però hanno lasciato queste dimissioni, che apparentemente congedano un professionista molto impegnato ma che nella sostanza aprono molti punti interrogativi. Si dice infatti che la scelta sia stata indotta da divergenze di opinioni in giunta e con lo stesso sindaco. Ma soprattutto gli interrogativi riguardano il futuro, infatti l’assessore al bilancio era da molti considerato lo stratega dell’amministrazione comunale. Senza di lui le scelte dovrebbero arrivare direttamente dal sindaco.

Di certo l’assessore uscente, da alcuni noto simpaticamente come “becchino” per la sua indole di liquidatore societario (lo è stato anche per Guru e Jam Session), insieme alla compagine grillina ha confermato al massimo l’aliquota Imu e lo stesso ha fatto per  l’addizionale Irpef allo 0.8%, (massimo consentito). Ha poi sospeso il Quoziente Parma. E per finire ha assistito al fallimento di Spip.

La situazione delle società partecipate del Comune di Parma resta critica e la città appare sempre più in preda ad un lento declino dal quale sarà dura rialzarsi.

Vedremo cosa accadrà.