L’arte sepolta nei depositi, un piano per usarla

 La rubrica “Scriveva Taliani” oggi ci parla di arte e del modo di metterla in circolo nel mercato.

Quando si parla di archeologia ci dovremmo ricordare che l’ Italia si è caratterizza non solo per essere una sorta di «museo all’ aperto» ma anche per il numero di «magazzini chiusi». Mi riferisco ovviamente all’ enorme quantità  di reperti ritrovati negli scavi che vengono poi catalogati e archiviati. E che, il più delle volte, appartengono alla medesima tipologia di oggetti di uso quotidiano del passato. Basterebbe, ad esempio, pensare alle migliaia di anfore emerse dai naufragi di antiche navi commerciali. E’ dalla messa in vendita di questi «doppioni» che potrebbe arrivare un finanziamento alla conservazione del nostro patrimonio archeologico. Non sarebbe infatti meglio dare la possibilità  di acquistare una testimonianza dell’ antichità  piuttosto che lasciarla abbandonata in un deposito? Magari rilasciando all’ acquirente un certificato, ma sarebbe meglio chiamarlo encomio, per il contributo dato alla salvaguardia del nostro passato.
Mario Taliani

Inviato il 10/11/2010
Pubblicatol 21/11/2010
http://archiviostorico.corriere.it/2010/novembre/21/ARTE_SEPOLTA_NEI_DEPOSITI_PIANO_co_9_101121047.shtml

m5s: è iniziato il declino

L’ultima tornata elettorale amministrativa ha segnato indubbiamente un ridimensionamento del fenomeno 5 Stelle. Non che la politica tradizionale abbia ripreso di credibilità, semplicemente alla prova del governo i grillini si sono dimostrati incapaci rispetto alla grande fiducia loro assegnata dall’elettorato.

E in questi difficili giorni per l’economia del paese e la disoccupazione galoppante, il m5s è tornato alla ribalta delle cronache per l’ennesima espulsione, quella della senatrice Gambaro. Alcuni commentatori parlano anche di scissione del movimento, da una parte i fedelissimi al leader, dall’altra quelli che chiedono autonomia e parlano con la stampa.

La mia impressione è che tra gli aderenti grillini vi siano tante brave persone, mosse dai migliori intenti, che magari mancano di un po’ di esperienza. Ma al tempo stesso vi sono anche persone mosse dagli stessi intendimenti di quelli che sono stati bollati come vecchia politica.

Gli allievi in finale scudetto

Desidero fare i complimenti al Parma calcio, alla squadra degli Allievi nazionali guidati da Cristiano Lucarelli, che hanno battuto la Juventus, trascinati da un grande Cerri, ottenendo così la finale scudetto con l’Empoli.

Vorrei segnalare l’alto valore dello sport, soprattutto tra le categorie giovanili, con la formazione Allievi che contribuisce al prestigio e al buon nome della nostra città a livello nazionale.

E vorrei anche citare il giovane goleador Alberto Cerri, parmigiano di San Secondo, che ieri ha messo il sigillo sulla vittoria con la Juve con tre gol e un assist. A lui un augurio di una grande carriera da professionista e alla squadra giovanile del presidente Ghirardi l’in bocca al lupo per la finale scudetto di oggi con l’Empoli.

Che fine ha fatto il Time Point?

Vi ricordate il tabellone luminoso – chiamato time point – posto sui bastioni della Cittadella alla partenza del circuito, in grado di rilevare i passaggi di chi passava di corsa?

Il tabelllone c’è ancora ma è spento. Non funziona. Perchè? Mistero.

Quella del Time Point a mio modo di vedere fu un’innovazione azzeccata e molto gradita. Infatti grazie a questo strumento in grado di leggere appositi microchips da posizionare nelle scarpe dei podisti ad ogni passaggio sul tabellone si illuminavano i dati relativi ai giri e ai km percorsi legati al nickname registrato. Infatti tranmite interenet, comodamente seduti a casa, era possibile visualizzare i dati registrati dal Time Point per poi rielaborarli e fare tabelle di allenamento.

Lo strumento fu molto apprezzato dai parmigiani e in tantissimi acquistarono presso i negozi di sport il microchip da utilizzare per le corse all’aperto in Cittadella. Ricordo l’inaugurazione alla presenza del campione olimpico Baldini con una grande folla pronta a correre al suo fianco, curiosa di vedere visualizzati i tempi sul tabellone del Time Point con l’orgoglio di leggere il proprio nome a fianco di quello di Baldini.

Addirittura alcune scuole della nostra città decisero di utilizzare lo strumento per allenare i propri studenti nelle ore di educazione fisica in vista dei giochi studenteschi. Io stesso, allora presidente di commissione, mi adoperai tramite l’assessorato per fare omaggio alle scuole dei microchips per i propri studenti.

Oggi il tabellone è spento negando una valida opportunità per il cosiddeto sport destrutturato, quello per tutti, che si fa all’aria aperta senza costi.

Sarà forse stato spento dall’amministrazione comunale per risparmiare sui costi dell’elettricità?

foto di gruppo

“Indignati per Curcio alla Civica” nessuna risposta dal Sindaco

Riportiamo l’intervento sulla “Gazzetta di Parma” dell’associazione cvittime del dovere circa la presenza di Curcio alla biblioteca comunale di Parma.

 «Fino ad ora non si è fatto vivo con noi. Stiamo ancora aspettando una risposta dal sindaco di Parma». Non nasconde la propria indignazione, Emanuela Piantadosi, presidente dell’associazione «Vittime del dovere», in attesa che il primo cittadino Federico Pizzarotti replichi alla mail che l’associazione ha inviato alla segreteria del sindaco («che ci ha dato conferma di aver ricevuto il nostro messaggio») in cui si stigmatizza il fatto che Renato Curcio ha presentato il suo libro nei locali della biblioteca Civica, cioè in un locale pubblico. Una circostanza su cui era già intervenuto Pino Agnetti nella rubrica «VistodaParma». «Tale fatto – scrive l’associazione nella lettera aperta al sindaco Pizzarotti – non può che indignarci come cittadini e come associazione, di vedove, orfani, invalidi e genitori di appartenenti alle forze dell’ordine, forze armate e magistratura, caduti o feriti durante l’adempimento del proprio dovere. Proprio tra le nostre famiglie vi sono quelle i cui cari hanno perso la vita a seguito delle azioni criminose delle Brigate Rosse di cui Curcio viene definito “ideologo” e fondatore». Ma dal Comune – afferma la presidente dell’associazione – tutto tace. «Non abbiamo avuto alcun riscontro. Non ci aspettavamo questo silenzio da parte di chi rappresenta il movimento Cinque stelle, cosa ancor più strana proprio coloro che hanno promosso l’iniziativa del calendario dei Santi laici presente sul sito di Beppe Grillo, in cui compaiono e sono ricordate molte vittime i cui famigliari fanno parte dell’associazione».

Emanuela Piantadosi, a capo dell’associazione che rappresenta le famiglie (orfani e vedove) delle forze dell’ordine, i parenti di chi è caduto sotto colpi criminali mentre era in servizio, ha fatto un altro passo. «Ho informato il gruppo in Senato dei M5s (come gli altri gruppi parlamentari, ndr) e mi aspetto una loro presa di posizione su questo episodio sconcertante». ….L’articolo completo sulla Gazzetta di Parma in edicola

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