La scusa dell’astensione non è un’assoluzione

Oggi la rubrica “Scriveva Taliani” propone una lettera alla Stampa con a seguito risposta del Direttore Mario Calabresi.

Cortese Direttore,

dopo aver letto fin troppi commenti a giustificazione delle varie motivazioni per la scarsa partecipazione al voto delle scorse amministrative, credo si debba però far presente agli italiani una forse poco gradita verita’, ossia che, fondamentalmente, chi si astiene si adegua. Il non recarsi alle urne è, infatti, di certo una delle  possibilità  di scelta che la democrazia consente. Ma sarebbe bene ricordare a chi non vota che è stata (…e sarà!) anche per sua responsabilità  se in questi anni, in Italia, abbiamo avuto la classe politica che ci siamo meritati. Perchè sarebbe altrettanto bene che fossero per primi gli  italiani a chiedersi cosa vogliono per il proprio Paese, senza voltare le spalle alle urne ritenendo erroneamente l’astensione una sorta di assoluzione per se stessi. Magari ricordandoci pure che se in dittatura è facile dare la colpa ad uno ed uno solo, in democrazia non ci sono innocenti! Questa è la democrazia, altrimenti di cosa staremmo parlando?!

Cordiali saluti, Mario Taliani

Pubblicato su La Stampa il 29.05.2013 con risposta del direttore Mario Calabresi

http://www.lastampa.it/2013/05/29/cultura/opinioni/lettere-al-direttore/la-generazione-per-cui-votare-era-un-onore-e-unoccasione-XEPHh6hwyPlh9OOCza86nO/pagina.html

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