#nonsiamopoliticamentecorretti
Romano Prodi al Quirinale? Grazie, no.
Parma ricorda molto bene ancora lo scippo della fermata Medio Padana finita invece a Reggio Emilia.
Matteo
#nonsiamopoliticamentecorretti
Romano Prodi al Quirinale? Grazie, no.
Parma ricorda molto bene ancora lo scippo della fermata Medio Padana finita invece a Reggio Emilia.
Matteo
Pubblicato da matteoagoletti in 19 aprile 2013
https://matteoagoletti.wordpress.com/2013/04/19/prodi-e-la-fermata-medio-padana/
Doveva essere il Presidente dell’unità nazionale, il Presidente che unisse i diversi schieramenti politici in un quadro frammentato dove i tre principali partiti si dividono il consenso per un terzo ciascuno. Così è nata la candidatura di Franco Marini, promossa dal Pd e sostenuta dal Pdl. Ma Bersani non aveva fatto i conti con le divergenze interne ai democratici con Renzi da una parte (per primo aveva bocciato la candidature di Marini), Vendola e diversi franchi tiratori che hanno affossato l’ex presidente del Senato con un fuoco amico che ha nei fatti creato un serio danno politico e d’immagine al Pd. Ad uscire male da tutta la vicenda è stato il segretario Bersani che per ricompattare il partito e cercare la credibilità perduta ha, stamattina, proposto la candidatura di Romano Prodi.
Come è noto l’ex leader dell’Unione non è di certo gradito al centro destra. E non rappresenta nè l’elemento di novità, nè la volontà di unire gli animi di centro destra e centro sinistra in un momento difficile per il Paese.
Nella sostanza, il segretario del Pd antepone gli interessi partitici a quelli dell’Italia. Ma il risultato non è scontato. Il Movimento di Grillo continua a sostenere Rodotà e Scelta Civica ha lanciato il nome del ministro Cancellieri. Il Pdl pare orientato a sostenere proprio l’ex commissario di Parma. A questo punto Romano Prodi pare favorito, ma dalla quarta votazione senza il quorum potrebbe succedere di tutto.
Pubblicato da matteoagoletti in 19 aprile 2013
https://matteoagoletti.wordpress.com/2013/04/19/il-presidente-che-non-unisce/
La rubrica “Scriveva Taliani” quest’oggi prende in considerazione il tema della costituzione.
Il presidente del Consiglio si è finalmente espresso in maniera chiara su quel che pensa della Costituzione. Asserendo come essa non sia, o non dovrebbe essere, un dogma ha comunque dato voce al pensiero di molti. Personalmente, e lo dico con il rispetto dovuto al documento fondante la nostra democrazia, ho sempre considerato il testo costituzionale fin troppo rigido, al punto di essere addirittura meno interpretabile della Bibbia. E di questa sua «rigidità» ne siamo tutti consapevoli considerato che tale caratteristica ci viene insegnata fin dai banchi di scuola. Ma è proprio questo che volevano i «padri costituenti»? Vista anche l’eccessiva flessibilità delle carte e degli statuti precedenti?
Mario Taliani
Inviato il 15 ottobre 2010
Pubblicato a pagina 57 il 4 novembre 2010 – Corriere della Sera
Pubblicato da matteoagoletti in 19 aprile 2013
https://matteoagoletti.wordpress.com/2013/04/19/le-costituzioni-ideologiche-nascita-vita-e-declino/