Nuova rubrica: Storie Parmigiane

Parte oggi la nuova rubrica “Storie Parmigiane”. Di volta in volta verranno proposti in forma di racconto le vicissitudini del parmigiano “Tonio”, personaggio assai caratteristico, dalla lamentela facile, per questo soprannominato “Tonio Brangonio”, dal dialetto “brangogner”.

Tonio racconterà di Parma, la sua città, di ciò che funziona e tante volte invece si lamenterà dei disservizi. Un viaggio divertente e confidenziale attraverso occhi critici della città di Parma.

Passato l’inverno Tonio pensò di fare un giro in centro per respirare un po’ della parmigianità che c’è di qua dall’acqua*. L’ultimo giro risaliva al periodo natalizio dove in piazza i grillini avevano posizionato un catafalco strano, un incrocio tra un missile e una moschea in miniatura, con delle biciclette finte intorno, che dicevano essere l’albero di Natale. Passati ormai diversi giorni da allora, Tonio attraversò il ponte di Mezzo e si trovò in via Mazzini. Proprio mentre si stava dirigendo in piazza vide da lontano una scena strana, quasi da circo. Due saltimbanchi con tanto di cappello colorato, vestito degno della troupe di Togni e birilli, avevano completamente invaso i portici. I due facevano saltare in aria birilli e clave e attiravano i passanti cercando di spillare loro qualche soldo. Qualcuno li chiamava artisti di strada, Tonio li ribattezzò subito rompiscatole di strada, in quanto di artistico avevano ben poco, forse solo il vestito. A parte il fatto che tali spettacoli devono essere autorizzati e quelli sicuramente non li erano, i pagliacci occupavano abusivamente il suolo pubblico importunando i passanti. Pazienza, pensò Tonio, contenti loro… Ma ad un tratto Tonio si rese conto che dietro i due giocolieri stavano sdraiati su alcuni cartoni in scarse condizioni igieniche tre cani di grossa taglia che guardavano con compassione i saltimbanchi. Tonio lo diceva che gli animali capiscono più degli uomini… Ma la cosa stranaera era che i cani se ne stavano buoni buoni, come se fossero stanchissimi da non riuscire ad alzarsi o se fossero sedati. I due pseudo artisti sfruttavano i cani come attrattiva pensando di fare qualche soldo in più. Tonio rimase molto turbato e dispiaciuto per quei poveri cani al seguito dei giocolieri. Una volta pensò Tonio – qualche mese fa – questo non accadeva… Bisogna protestare col sindaco!

Tonio allungò il passò e arrivò subito in piazza, dove fu felice di non trovare più il “missile natalizio”. Con sua grande sorpresa però vide diversi cumuli, quasi piccole montagne nere di sporcizia, poste agli angoli della piazza. “Dove siamo, in un campo da motocross o in discarica?” pensò Tonio. Non era un campo da motocross, ma la piazza che sotto gli occhi di un inerme Garibaldi ospitava grandi cumuli di neve, frutto delle nevicate invernali che ormai ghiacciate erano diventate nere dalla sporcizia e dallo smog. Una volta, pensò Tonio – qualche mese fa – questo non accadeva. La neve veniva ammucchiata e portata via dalla piazza con appositi furgoncini. Protesterò col sindaco!

“Questo modo grillino di gestire la città mi fa venir voglia ed brangogner”, disse Tonio. “Per oggi ne ho avuto abbastanza”, proseguì Tonio e voltati i tacchi tornò a casa.

*in parmigiano: si intende il centro storico che sta ad est del torrente Parma

Appuntamento alla prossima avventura di Tonio Brangonio.

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