Sabato scorso sono stati eletti i Presidenti di Camera e Senato. Se a Montecitorio la maggioranza della truppa Pd non lasciava dubbi sulla scelta interna al centro sinistra che ha portato alla presidenza Laura Boldrini, lo stesso non si può dire per Palazzo Madama, dove Pietro Grasso è stato eletto anche con i voti di alcuni dissidenti del movimentio a 5 stelle.
Quasi subito sono tuonati i twit di Grillo che – annunciando una corta legislatura – invitava a trarre le conseguenze da ciò che avevano fatto, quei parlamentari che avevano votato diversamente da quanto era l’indicazione del gruppo grillino, ovvero scheda bianca. Qualcuno si è detto pronto a dimettersi e nelle prossime ore si svolgeranno incontri dove il movimento di Grillo affronterà la situazione. Intanto nella rete i sostenitori a 5 stelle si dividono e Grillo lancia un monito contro gli inciuci che potrebbe sortire la presidenza della Repubblica a D’Alema.
Infatti il Parlamento sarà chiamato presto ad esprimersi per dare la fiducia al governo e per l’elezione del Presidente della Repubblica. L’on. Alfano ha lanciato un’ancora di salvezza al Pd, dicendosi pronto a sostenere un esecutivo democratico a patto che alla presidenza della Repubblica sia eletto un uomo di centro destra. “Inaccettabile” la risposta di Bersani.
L’impressione è che con la pioggia di questi giorni a Roma si sia ancora in “alto mare e si navighi a vista”.
Matteo