Venerdì in via Farini

Continuano le avventure del parmigiano Tonio Brangonio. Questa volta lo troviamo in centro al venerdì sera con quel che resta della movida.

Nel primo venerdì di primavera Tonio, pensò bene di incontrarsi in centro la sera con i suoi amici. A Parma tutti sanno che appena la stagione lo permette il venerdì sera in centro va in scena la movida  in piazza e via Farini.

Tonio arrivò di buon passo in piazza intorno alle 22.30  per l’appuntamento con gli amici. Fermatosi proprio sotto l’eroe dei due mondi, Tonio pensò tra sè: “eh beh in do somia?” La piazza si presentava completamente deserta, nonostante la temperatura primaverile non passò nessuno ed oltre all’Orientale, storico bar che aveva da poco chiuso i battenti, anche il caffè Garibaldi si presentava completamente vuoto, chiuso, tutto spento. Le poche luci che illuminavano la piazza ricordarono a Tonio più che il centro della vita parmigiana, il centro della morte… L’atmosfera era infatti quella del cimitero della Villetta fuori stagione. Tonio cominciò subito a brangogner e disse: “Col sindi chi… da quando c’è lui ecco come si è ridotta la piazza. Prima non era così. Protesterò formalmente in comune!”

Nel frattempo gli amici di Tonio arrivati all’appuntamento si avviarono con lui in via Farini direzione bar Peter Pan. In via Farini la situazione era un po’ migliore. Qualcuno in giro c’era anche se le luci restavano fioche e le presenze ricordavano la stessa via alle 2 di notte del lunedì. Passati i portici, Tonio ricominciò a brangner. Infatti la ztl del comune aveva dato come risultato due file di automobili parcheggiate una per lato su via Farini fino a barriera. Nella sostanza per passare occorreva stare in mezzo alla strada. Alcune auto erano addirittura parcheggiate in contromano. E piazzale Santa Fiora, da sempre inaccessibile alle auto, non solo era diventato un posteggio simile a quello dell’ospedale in via Volturno, dove le macchine parcheggiano anche sopra le aiuole, vi erano addirittura alcuni personaggi non proprio “pramzan” che per raccimolare qualche spicciolo dirigevano il traffico e indicavano i parcheggi. Alla vista di tutto ciò Tonio brangognò palesemente coi suoi amici e disse: “Coel col lavor chi?” e poi proseguì “prima non era così questo era un centro storico vivibile ed attrattivo. Lo hanno rovinato, non c’è nessuno e quelli che arrivano guarda cosa fanno!!! Protestero col sindic!”

E arrabbiato come non mai brangognando con sè stesso, Tonio salutò, alzò i tacchi e si avviò casa.

Relax 5 stelle

crimi dorme

 

Per fortuna che nei giorni scorsi aveva dichiarato che Grillo aveva tenuto sveglio il Presidente Napolitano… Questa volta Grillo doveva tenere sveglio lui…

Vito Crimi, 40 anni, capogruppo 5 Stelle al Senato, si concede un momento di relax a Palazzo Madama durante l’informativa del premier Monti sul Consiglio europeo del 14 e 15 marzo. Crimi aveva ironizzato sul capo dello Stato dicendo che «Grillo aveva tenuto sveglio Napolitano» durante le consultazioni al Quirinale. La foto del suo pisolino adesso sta facendo il giro dei social. (Photoviews)

Il nuovo Presidente

Il Presidente della Repubblica, a seguito del risultato elettorale e delle successive consultazioni, come sembrava scontato, ha dato mandato di costituire il governo a Pierluigi Bersani.

Oggi quindi il leader del Pd sta cercando in tutti i modi una maggioranza che senza alleanze nei numeri in Senato non esiste. Matteo Renzi dal canto suo ha ancora una volta correttamente manifestato solidarietà e sostegno al segretario del Pd, ma oggi non parteciperà all’incontro dei vertici democratici previsto per stasera e diversi suoi adepti hanno più volte fatto capire che la strada da seguire per costituire il governo è l’apertura al Pdl. Apertura però da subito bocciata da Fassina, bersaniano doc.

A questo punto, dato anche l’atteggiamento dei Cinque Stelle , che non intendono fare da stampelle ai partiti tradizionali, la partita è veramente complessa. E  molto ruoterà attorno alla figura del nuovo Presidente della Repubblica, che deve essere persona gradita anche al centrodestra.

E se tra tanti nomi ne uscisse uno, non tanto nuovo, quanto abile stratega e diplomatico che possa unire i due poli?

                                                                                                              Matteo

I Turchi in Germania: integrare o assimilare

Terza parte della trilogia sull’immigrazione della rubrica “Scriveva Taliani”. Oggi si discute di immigrazione verso la Germania.

Non credo che le affermazioni pubbliche del Primo ministro della Turchia in Germania siano state delle più felici. Forse suggestionato dalle migliaia di suoi conterranei riuniti in uno stadio, Erdogan li ha invitati a integrarsi senza però farsi assimilare.
Assimilazione che ha dichiaratamente giudicato «un crimine verso gli stranieri». Con questa esternazione, Erdogan ha però dato un contributo chiarificatore a un equivoco. 
E’ luogo comune infatti equiparare l’odierna immigrazione verso i Paesi europei a quella dei nostri nonni o bisnonni verso le Americhe. Prendendo a confronto questi due movimenti migratori dimentichiamo di contestualizzarne, non dico i bisogni, ma quelli che potremmo definire i «supporti tecnologici». Allora chi oltrepassava gli oceani o le Alpi, aveva difficoltà  a intrattenere contatti continui con il proprio Paese d’origine. E nel tempo, pur mantenendo le loro tradizioni, diventavano necessariamente americani. Oggi chi arriva in Italia, e in Germania o in Europa, può tenere saldi contatti con la propria terra di origine. E’ questo, secondo me, il rischio che spaventa molti dei miei connazionali. Avere cioè vicino qualcuno che appartiene a un gruppo sociale e culturale che rimane autosufficiente e che quindi non abbia alcuna intenzione di subire la «criminale» assimilazione, anzi!

Mario Taliani

Inviato il 5 Febbraio 2008

Pubblicato sul Corriere della Sera il 21 Febbraio 2008

http://www.corriere.it/romano/08-02-21/01.spm

Grazie Francesco Motta

gazza art

Desidero ringraziare pubblicamente Francesco Motta dei giovani Udc di Parma che, intervistato dalla Gazzetta di Parma circa il tema dei giovani in politica, mi ha citato come “guida” per il gruppo giovanile.

E’ un piacere e un onore per me mettere a disposizione quanto “appreso sul campo” in questi anni a favore dei giovani impegnati in politica.

I complimenti a Francesco per l’articolo si sommano a quelli per essersi brillantemente laureato proprio venerdì scorso presso l’Ateneo di Parma.

Bravo dottore!

                                                                                                                          Matteo

art.gazza1

 

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