Adriano Celentano: “Ti fai del male”

celentano

E’ boom sul web per ‘Ti fai del male”: il brano inedito di Adriano Celentano, caricato ieri a sorpresa sul suo blog ilmondodiadriano.it – con l’invito al voto e a riscrivere la storia,  ha registrato un record di visualizzazioni che continuano a crescere in modo esponenziale.

Ecco il link

http://www.ilmondodiadriano.it/blog/

In meno di 24 ore, solo su YouTube, sono stati oltre 100.000 i click sul video che, al brano, accompagna un fermo immagine di Celentano tratto dal suo ultimo show all’Arena di Verona, ‘Adriano Livè, evento tv della scorsa stagione segnato da ascolti trionfali. Oltre 10.000 le visite sul suo blog ed oltre 1.000 i ‘like ed i commenti sui social di Adriano, per ‘Ti fai del male, numeri ai quali vanno aggiunte le migliaia di visualizzazioni ottenute sui numeri siti internet e portali che hanno caricato il video.
«Se non voti ti fai del male, se non voti non cambia niente», è già tormentone il brano critico nei confronti della politica ma che invita «a riscrivere la storia del nostro Paese».

 

Iren Emilia rimborsa i viaggi in Calabria del suo presidente?

Nel consiglio comunale di Parma in corso di seduta è emerso da una comunicazione d’urgenza alla giunta che l’attuale presidente di Iren Emilia, ex consulente a costo zero dell’attuale amministrazione comunale, neo nominato dalla giunta a 5 stelle, avrebbe chiesto ed ottenuto il rimborso continuativo dei due voli settimanali per Reggio Calabria, dove svolge un ruolo di amministratore per un’altra azienda pubblica.  

Dopo la lezione dei pentastellati circa i doppi incarichi, le riduzioni di emolumenti e il tagli dei biglietti allo stadio Tardini per i consiglieri comunali, se la notizia verrà confermata (la giunta ha chiesto tempo per verificare), bisognerà interrogarsi sul perchè tali costi debbano gravare sulle tasche dei cittadini.  

A volte si predica bene, ma si razzola molto male.

 

 

Perchè governare l’Italia è sempre una fatica di Ercole

Oggi la rubrica “Scriveva Taliani” affronta il problema dell’ingovernabilità del Paese e delle mancate riforme degli schieramenti politici.

Parlare male della classe politica italiana è oggi, un po’ come sparare sulla Croce Rossa. Banale e scontato. Ma è davvero soltanto colpa di chi ci rappresenta se da decenni nel nostro Paese non si riesce a cambiare nulla? Se quando era al governo, nessuno degli schieramenti è riuscito veramente a realizzare il proprio programma? Ma se il centrosinistra non ha mai concretizzato la legge sul conflitto di interessi, la Lega Nord il suo mitizzato federalismo e Silvio Berlusconi quella riforma elettorale che consenta il bipartitismo, non è che, a prescindere dalla capacità  e dalla volontà  di costoro, il problema sia e stia altrove?

Mario Taliani

Inviata il 2 febbraio 2013

Pubblicata Sabato 9 febbraio 2013

Al seguente link la risposta:

http://www.corriere.it/lettere-al-corriere/13_Febbraio_09/PERCHE-GOVERNARE-L-ITALIA-E-SEMPRE-UNA-FATICA-DI-ERCOLE_3d7fae2c-7280-11e2-bdf7-bdbb424637ab.shtml

Echi dalla Junior Tim Cup – il “referto” di Matteo Agoletti

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Dopo la gara di Junior Tim Cup giocata domenica scorsa allo stadio Tardini di Parma, alleghiamo il link all’articolo di stadiotardini.it, il blog di Gabriele Majo, che riporta il “referto” della partita.

http://www.stadiotardini.it/2013/02/echi-della-junior-tim-cup-il-referto-dellarbitro-matteo-agoletti-dalloratorio-tardini-foto-di-laura-bucci.html

“A Parma molto fumo e l’arrosto?”

Così Pier Ferdinando Casini, stamani a Parma per un incontro organizzato dall’Udc, non risparmia una frecciata al sindaco: “Finora ho visto molte dichiarazioni: quanto poi ci sia di fumo e arrosto… Molto fumo mi sembra di sì, arrosto non lo so”.
E sul Quoziente Parma da poco eliminato dalla giunta grillina: “Non è vero che era uno strumento che agevolava solo alcune famiglie. Non conosco le ragioni contabili del sindaco, ma sul fatto che il Quoziente Parma venga soppresso, la consideriamo una occasione persa perché pensiamo che le famiglie vadano aiutate nei servizi, nel loro incedere quotidiano e nel rapporto con la città. Era una cosa di cui pensavamo bene”.

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