Sono passati alcuni giorni dalla twittata natalizia di Mario Monti che annunciava la sua “salita” in politica e la strada verso le prossime elezioni pare aver preso una strada nuova.
Non che non si sapesse che l’area moderata sostenuta da Casini, Montezemolo, Fini, Riccardi, Passera e altri, con l’obiettivo di portare avanti l’agenda Monti si sarebbe presentata alle elezioni, ma l’annuncio della “salita” in politica ha fatto notevolmente crescere il dibattito spostando l’attenzione mediatica dal vecchio bipolarismo Pd-Pdl. Anzi autorevolissime personalità di Pd e Pdl hanno già annunciato di voler sostenere il Professore, come ad esempio Ichino da una parte e Frattini dall’altra. Se Bersani si aspettava una campagna di contenimento contro il ritorno del Cavaliere si è sbagliato. Così come Berlusconi farà fatica ad evocare solamente lo spauracchio comunista. Inoltre il Pd dovrà fare i conti con un’alleanza a sinistra che a questo punto potrebbe diventare molto scomoda. Restano poi sul “tavolo di gioco” la Lega, quel che resta dell’Idv e il movimento a 5 stelle.
Forse allora non sarà che il nuovo che avanza non sia più il movimento di protesta di grillo, ma al contrario l’area di responsabilità e concretezza che insieme a Monti “sale” in politica?
Matteo