Riportiamo di seguito l’intervento dei giovani Udc e Studicentro.
Freddo nei luoghi di studio
Intervento dei Giovani Udc – StudiCentro
A seguito del malcontento nato all’interno del nostro Ateneo da parte degli studenti che abitualmente studiano in biblioteca, a causa delle restrizioni imposte dall’amministrazione comunale, circa la temperatura massima consentita, non sufficiente a riscaldare completamente i luoghi di studio, intervengono Carlo De Salvo, Francesco Motta e Leonardo Quadrini del movimento giovanile Udc di Parma.
Purtroppo dobbiamo constatare, afferma De Salvo, coordinatore StudiCentro, che le restrizioni imposte dall’amministrazione comunale, circa la temperatura massima di 19 gradi, creano diversi disagi all’interno del nostro ateneo dove i luoghi di studio, molto ampi come le biblioteche, dove i ragazzi stazionano molte ore al giorno sui libri, sono freddi e umidi.
Già diversi nostri colleghi hanno lamentato queste situazioni che si vivono nei luoghi comuni di studio, non è pensabile che gli studenti che vogliono studiare in biblioteca o in aule studio debbano soffrire il freddo e non poter usufruire dei servizi di cui hanno diritto, incalza De Salvo.
Riteniamo pertanto, dice Quadrini, che gli studenti vadano tutelati nei loro diritti garantendo l’efficienza ed il comfort delle aule studio e delle biblioteche a cominciare dal riscaldamento nel periodo invernale.
Motta invita l’amministrazione comunale ad una riflessione circa gli effetti delle proprie scelte in termini di temperature massime consentite specie nei luoghi pubblici.
Allo stesso modo, continua Motta, la giunta dovrebbe valutare molto attentamente le politiche ambientali e per il risparmio energetico nel nostro comune, perché pur condividendo la fondamentale salvaguardia del bene comune, non vorremmo che a pagare gli effetti della crisi e delle scelte restrittive siano per primi i giovani, che già spesso nello studio affrontano non pochi sacrifici dal punto di vista economico, ma che al contrario dovrebbero rappresentare il futuro della nostra società.