ParmaInfrastrutture in crisi: la politica non cada in soluzioni semplicistiche

“Troppi costi di gestione? Risparmiamo tagliando le manutenzioni”.

Risposta semplicistica quanto banale quella dei vertici di Parma Infrastrutture, ma che (allarmi!!!) risponde al vero. Ecco perchè sono state spente le fontane, ecco perchè il verde pubblico è diventato giallo, perchè non è stato innaffiato, così si è risparmiato anhe sui costi dello sfalcio. Non si è spenta l’illuminazione pubblica perchè vietato. Peccato… si sarebbe potuto risparmiare. Si è però spenta la città, da sempre attrattiva e conosciuta per la vivbilità e la qualità della vita, urbana e del territorio.

Fuor di polemica, siamo d’accordo che vi sia una difficile situazione economica, ma se la risposta alle difficoltà del momento dev’essere quella dei burocrati che in mancanza di fondi si taglia la qualità urbana e della vita, lasciatemi dire che la mia idea di amministrazione e di politica è ben diversa.

Sono sempre stato un sostenitore del contenimento della spesa pubblica, però credo vi siano degli equilibri da rispettare. E quando si vive in condizioni di crisi è giusto spendere meno ma è anche dovere della politica trovare nuove soluzioni e nuovi finanziamenti.

Su Parma Infrastrutture, alcuni mesi fa ero stato chiaro e insieme ai colleghi consiglieri dell’Udc avevo depositato la proposta in consiglio per fondere la società con Stt, determinando diminuzioni di costi e maggior opportunità per accesso al credito.

La nostra proposta

Mozione Stt PI

Pens sia una proposta valida e ancora molto attuale.

                                                                                                     Matteo

E.R. Giovani in Prima Linea

Si svolgerà a Cesenatico l’1 e 2 diecmbre prossimi l’incontro promosso dai Giovani Udc dell’Emilia Romagna circa il tema del lavoro e della comunicazione. L’iniziztiva della durata di due giorni vedrà la presenza di tecnici e professori universitari oltre che gli onorevoli Libè e Galletti, Silvia Noè, capogruppo in regione, il segretario Davide Torrini e tanti altri. All’appuntament stanno rispondendo in tanti giovani che dalle città dell’Emilia Romagna e da altre regioni stanno confermando la loro presenza.

Di seguito il link al programma dettagliato

volantino definitivo

Il sondaggio dei politici belli

Al seguente link

http://www.parmadaily.it/VirtualPoll/ResultsParmaRating.aspx?pdi=76&ZID=2DC420F3-B88C-4586-A559-7A9AFC5F18C9&Lang=ITA

è possibile partecipare al sondaggio di parmadaily.it circa i politici più belli in città e provincia.

Tra i segnalati anche Matteo Agoletti.

Ponte a Nord, per fortuna c’era Henry

Sabato mattina è stato aperto al traffico veicolare il nuovo Ponte a Nord.

Capisco che l’opera possa ai più sembrare una cattedrale nel deserto e non adatta ai tempi di restrizione economica che stiampo vivendo, tuttavia è opportuno ricordare che la struttura è stata pensata e finanziata prima del 2007 quando non c’era la crisi e quando la città pensava in grande. A tal proposito è bene riaffermare anche che l’opera è stata finanziata con fondi europei legati all’arrivo dell’authoity a Parma.

Il ponte, per lo meno la parte viabilistica (sul resto credo occorra fare una riflessione seria ed individuare una funzione adeguata) era pronto già da tempo, prova ne è che la segnaletica orizzontale era già da tempo stata disegnata sull’asfalto.

Tuttavia la struttura definita “triste avventura” dall’assessore competente è stata aperta al traffico con una specie di meeting/inaugurazione solo nella giornata di sabato. Forse chi amministra pensava non fosse utile ai parmigiani che magari utilizzandolo potevano accorciare se pur di poco i propri spostamenti, inquinare meno e spendere meno in carburante.

Pazienza… L’importante è che oggi la struttura sia aperta al traffico. Unica nota lieta e positiva all’apertura è stata la presenza del cantante Henry Rotelli che ha intonato la celebre canzone “Parma Voladora”.

Forse la “triste avventura” per Parma non è il Ponte a Nord.

                                                                                                                  Matteo

Inno nazionale: quando la commissione lo propose per il consiglio

Accolgo con molto favore la legge approvata dal Senato che prevede l’insegnamento dell’inno nazionale a scuola, così come l’istituzione della giornata dell’unità nazionale, dell’inno e della bandiera.

Si tratta di un segnale concreto da parte delle istituzione di tramandare ai giovani quei valori che hanno fatto la storia del nostro popolo e che devono animare i sentimenti di tutti gli italiani.

Del resto in occasione del 150° dell’Unità d’Italia la commissione cultura del Comune di Parma da me presiduta si mosse proprio in quella direzione presentando un ordine del giorno che partiva dagli stessi presupposti e addirittura su proposta dell’ex consigliere Paolo Pizzigoni chiedeva di prendere in considerazione l’ipotesi di iniziare i consigli comunali con l’inno nazionale.  

Di seguito inserisco il link al documento

Ordine del giornoUnitàItalia

                                                                                                                 Matteo

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