Scriveva Taliani

Inauguriamo oggi la rubrica “Scriveva  Taliani”

Il politico – scrittore parmigiano, con un passato da consigliere comunale, e conosciuto per i molti interventi al Corriere della Sera, interverrà sul blog con una serie di spunti di attualità, politica, costume e società, inviati all’ambasciatore Sergio Romano del Corriere.

“Tornando sul velo e la sottomissione delle donne”

Caro Romano,

può darsi che il paragone che segue possa far storcere il naso a qualcuno (sempre che lo si pubblichi!) ma volendo tornare sul tema del velo non credo si possa non farne anche  riferimento per la ormai prossima Giornata Mondiale Contro la Violenza sulle Donne. E non tanto per gli aspetti culturali di osservanza religiosa che si pretenderebbero avere nell’ indossarlo quanto per l’implicito significato di sottomissione. L’ usanza del velo, o anche del solo e semplice fazzoletto che copre il capo come usavano le nostre nonne, è infatti sicuramente un retaggio di fede. Di una fede che oggi giorno sembra però voler essere ostentata e che quasi pare trarre origine da una  volontà  di annullarsi come singolo. Scrivo questo proprio per la sensazione di disagio che ormai provo nel vedere una donna velata. Disagio che nasce in me per un percorso mentale che porta ugualmente a confrontare la persona islamica più o meno obbligata ad indossare il velo con l’ebrea dai capelli rapati a zero dei campi di concentramento nazional-socialisti. Associazione solo apparentemente fuori luogo ma che in sè ritengo abbia un oggettivo triste punto in comune. Che sia volente o sia forzoso il fine dell’ indossare il velo sul capo o del tagliare i capelli è il medesimo ed è quello di annullare la personalità  dell’individuo …  soprattutto se quest’ultimo è donna!
Cordialmente,

Mario Taliani

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