E’ difficile riassumere in poche frasi i contenuti delle elezioni primarie, di cui è andato in scena il primo turno ieri. Mi limito solo ad alcune semplici considerazioni.
Vi è stata una grandissima partecipazione popolare, il che significa che la gente forse sta rispondendo al vento dell’antipolitica partecipando e dando il proprio contributo concreto manifestando il proprio sostegno ai vari candidati.
Il risultato è per certi versi non inaspettato, ma letto attentamente mostra grande consenso in favore di Renzi in realtà che fino a poco tempo fa erano considerate collegi sicuri rispondenti alle logiche partitiche del centro sinistra. Infatti ricordiamo che la stragrande maggioranza della base e dei quadri dirigenti del Pd si sono schierate con il segretario Bersani.
Se guardiamo a Parma ad esempio, anche qui ritroviamo la stragrande maggioranza del partito schierata con il segretario che alla fine risulterà prevalere sullo sfidante Renzi per pochi punti. Lo ritengo un segnale di non poco conto guardando al futuro amministrativo della città per ora a cinque stelle.
Ma alla fine sarà il ballottaggio della prossima settimana a sentenziare i dati definitivi. Bersani pare sicuro dell’esito finale. Ma i sostenitori di Vendola trasferiranno automaticamente il proprio sostegno a chi sostiene il governo a cui loro fanno opposizione? Sulle questioni del lavoro, dell’articolo 18, sindacali, ci sarà un punto di incontro? O l’entusiasmo del giovane Renzi potrà raccogliere più consensi di quanti non sembra oggi gli siano accreditati?
Matteo