Sabato mattina è stato aperto al traffico veicolare il nuovo Ponte a Nord.
Capisco che l’opera possa ai più sembrare una cattedrale nel deserto e non adatta ai tempi di restrizione economica che stiampo vivendo, tuttavia è opportuno ricordare che la struttura è stata pensata e finanziata prima del 2007 quando non c’era la crisi e quando la città pensava in grande. A tal proposito è bene riaffermare anche che l’opera è stata finanziata con fondi europei legati all’arrivo dell’authoity a Parma.
Il ponte, per lo meno la parte viabilistica (sul resto credo occorra fare una riflessione seria ed individuare una funzione adeguata) era pronto già da tempo, prova ne è che la segnaletica orizzontale era già da tempo stata disegnata sull’asfalto.
Tuttavia la struttura definita “triste avventura” dall’assessore competente è stata aperta al traffico con una specie di meeting/inaugurazione solo nella giornata di sabato. Forse chi amministra pensava non fosse utile ai parmigiani che magari utilizzandolo potevano accorciare se pur di poco i propri spostamenti, inquinare meno e spendere meno in carburante.
Pazienza… L’importante è che oggi la struttura sia aperta al traffico. Unica nota lieta e positiva all’apertura è stata la presenza del cantante Henry Rotelli che ha intonato la celebre canzone “Parma Voladora”.
Forse la “triste avventura” per Parma non è il Ponte a Nord.
Matteo