Se la politica ha una missione è quella di compiere scelte per il bene collettivo. A volte anche impopolari. Bene si è fatto quindi ad introdurre la legge antifumo per i locali pubblici, che tra mille titubanze, risultò però essere sacrosanta ed i dati relativi al calo delle malattie alle vie respoiratorie prodotte da fumo oggi parlano chiaro. Oltre ovviamente al diritto di chi non fuma a non dover subire il fumo passivo.
In questi giorni il Viminale, sta proponendo all’Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive di introdurre il divieto antifumo negli impianti dove si giocano manifestazioni sportive professionistiche.
Da sportivo e assiduo frequentataore di impianti sportivi e stadi mi sembra una scelta saggia e forse tardiva. Lo sport ama la salute, il fumo la danneggia.
Mi auguro che si possa al più presto intervenire introducendo il divieto di fumo anche negli impianti per attività sportive dilettantistiche e che la politica e soprattutto i giovani impegnati in politica, prendano al più presto posizione in merito a questo tema, difendendo il diritto alla salute contro il fumo.
Matteo