Prendiamo la palla al balzo?
La realtà è però che saranno i giovani a doversi ritagliare gli spazi in politica. La politica in generale non è molto aperta ai giovani, il “poltronismo” crea dipendenza e tanti giovani restano disillusi, tanto da non volersi nemmeno impegnare. D’altronde gli scandali economici degli ultimi mesi di alcuni partiti non hanno dato un buon esempio per la politica.
I giovani devono cercare gli spazi e scardinarli, imponendo il loro gioco. Non sarà facile, chi difende gioca a uomo ed ha tanta esperienza…
Largo ai giovani. Napolitano a Mestre ha speso parole di incoraggiamento a favore dei giovani, che ora più di prima devono lottare per far valere le loro ragioni. “Cercate, giovani, ogni arco per far sentire e valere le vostre ragioni e “sappiano le forze politiche saper aprire spazi di partecipazione per le giovani generazioni”. E’ solo attraverso le nuove generazioni che la società sarà capace di rinnovarsi: “Bisogna far vivere, come europei, dentro una globalizzazione sregolata che potrebbe sommergerci, la nostra identità, il nostro esempio e modello di integrazione e unità, di progresso economico, sociale e civile, in definitiva l’insopprimibile peculiarità del nostro apporto allo sviluppo storico e all’avvenire della civiltà mondiale. Sapremo riuscirci? Dipende da un grande sforzo collettivo, che stenta a coagularsi soprattutto in termini di volontà politica comune”.
“Ecco perchè – ha detto rivolgendosi ancora ai giovani – c’è urgente bisogno di quella che ho chiamato una ‘controffensiva europeista’. E come si può concepirla e condurla al successo senza un’ampia partecipazione di forze giovani, oggi distanti dalla politica in Italia e non solo in Italia?”. E, concludendo, ha aggiunto: “Bene anche ci siano nuove formazioni politiche e nuovi movimenti a rinnovare la politica purché non facciano solo protesta”.