I grillini sono stanchi

La stampa di oggi dedica spazio al comunicato dei grillini di Parma, che si definiscono stanchi, della minoranza. Dopo il link, segue il mio commento.

http://www.parmadaily.it/Notizie/Dettaglio.aspx?pda=CTT&pdi=57476

I grillini sono stanchi. Questo urlano a gran voce. Forse non hanno dormito bene? No, sono stanchi dell’opposizione che parla e non li lascia lavorare.

Non voglio dare giudizi di merito, capisco la delicata gestione soprattutto economica del comune, la spada di damocle del termovalorizzatore, ma l’essere stanchi suona come un assist per chi fa la politica. Perché la risposta indelicata sarebbe quella di continuare a dormire.

Suona molto divertente questo grido di frustrazione nei confronti di una minoranza, che permettetemi, si è limitata a qualche semplice considerazione e per ora si oppone molto poco a questi novelli piccoli grilli. Per ora è una minoranza che esercita il suo ruolo in maniera molto soft. Se si fossero trovati di fronte Pagliari e Ablondi, penso avrebbero avuto vita molto più difficile.

In ogni caso, a noi interessa il futuro della città e le polemiche gratuite le lasciamo ad altri.

Però le perplessità sono quantomeno palesi. Prima si annuncia e si nega ai consiglieri comunali di andare a teatro per risparmiare e poi si convocano i consigli comunali senza delibere depositate? Credo che un consiglio comunale costi alla città molto più di un palco al teatro. Il problema non è però il teatro o il consiglio, il problema è che non si producono delibere. Nei consigli precedenti si è discusso dei massimi sistemi, di mozioni, di ordini del giorno, ma credo sia giunto ora il momento di cominciare a dibattere delle grandi opere da terminare, delle tariffe dei servizi pubblici, di garantire i servizi alla persona, del commercio in città, delle liste di attesa ai nidi, delle aliquote Imu e addizionali Irpef (i più alti possibili), di manutenzioni a edifici pubblici e parchi, di mobilità urbana e relative tariffe, solo per citare alcuni esempi.

In poche parole, si tratta di passare dalle parole ai fatti. Senza stancarsi o gridare allo scandalo perché qualcuno dell’opposizione ha preso carta e penna.

Altrimenti ad essere stanchi saranno i cittadini.

                                                                                                                       Matteo

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