Agoletti: Basta calcio spezzatino per interessi commerciali
Domenica il Parma affronterà il Napoli al Tardini nell’insolito orario delle 12.30. Non è la prima volta che i crociati scendono in campo a quell’ora che il campionato ormai da qualche tempo propone.
Da amante dello sport, del calcio e da tifoso seguo sempre il Parma nelle partite casalinghe e a volte in trasferta. Credo tuttavia di ben comprendere gli interessi commerciali che ruotano intorno al mondo del calcio, specialmente quelli legati ai diritti televisivi.
Sinceramente però credo si sia arrivati al limite. Questo calcio spezzatino composto di anticipi, posticipi, partite all’ora di pranzo, recuperi in fascia preserale, teleguidato da interessi televisivi credo abbia toccato il limite.
Giocare alle 12.30 della domenica ritengo sia persino diseducativo, in quanto mette in difficoltà giovani e famiglie che tradizionalmente nel giorno festivo a quell’ora pranzano insieme.
Purtroppo a fare le spese di certi orari imposti dal mercato che muove il mondo del calcio sono sempre i tifosi che per amore della squadra sono sempre presenti allo stadio.
Capisco le difficoltà delle società che si trovano nel sistema, ma mi auguro che in virtù del buon senso e della ragionevolezza si possano presto trovare soluzioni e orari più rispettosi dei tifosi che al telecomando hanno sempre preferito la sciarpa e la bandiera.