Apprezzo lo sforzo compiuto dal commissario Ciclosi e dai suoi collaboratori, che nel prossimo bilancio individua quali priorità garantire i servizi alla persona e pagare al più presto i conti in sospeso nei confronti dei fornitori.
Bene anche il riassetto delle società partecipate, dove insieme a Stefano Libè e Mario Taliani avevamo proposto di accorpare ParmaInfrastrutture ad Stt.
Diverso invece il discorso riguardante il Quoziente Parma, momentaneamente sospeso.
Pur comprendendo le difficoltà gestionali anche derivanti dall’attesa di criteri e parametri certi da parte del governo con il decreto Salva Italia, riteniamo che l’introduzione del quoziente familiare a livello comunale, portato dalla precedente amministrazione sia una conquista premiante per le famiglie ed allo stesso tempo un modello da seguire. Il sostegno di natura economico alle famiglie, crediamo infatti sia fondamentale per lo sviluppo della società e i risultati fin’ora ottenuti, l’interesse di numerosi altri comuni capoluogo di provincia in Italia, tra cui il comune di Roma, lo dimostrano.
Chiedo pertanto che, anche in riferimento dei sacrifici che i parmigiani si accolleranno con l’aumento delle aliquote Irpef e l’inserimento delle aliquote Imu, sia reintrodotto il Quoziente Parma, con la ragionevole possibilità di modificarne e migliorarne l’applicabilità a fronte di migliori opportunità.
Matteo