Dopo le primarie: una gara aperta

Lo scorso fine settimana circa 8 mila cittadini parmigiani hanno partecipato alle elezioni primarie di coalizione promosse dal Pd. L’esito appariva ed è risultato scontato, però è interessante portare alcune riflessioni.

Alle urne in occasione delle prossime elezioni amministrative di maggio, facendo riferimento alle ultime consultazioni elettorali politiche e amministrative, tenendo conto del popolo dei non votanti e che comunque Parma è una città con percentuali di voto abbastanza elevate, sono attesi più di 100 000 cittadini.

Se la città ritiene veramente così necessario un cambiamento immediato degli equilibri politici cittadini, non sarebbe stato lecito aspettarsi un ben più alto numero di presenze alle elezioni primarie? Il rapporto è di circa 8 000 a 100 000 possibili elettori.

L’esito è stato quello che era stato pronosticato, con il candidato vincente che ottiene il 42% dei consensi contro il 36% del secondo classificato. Al di là delle percentuali che tanto piacciono al mondo della politica, non è più interessante osservare che il divario numerico tra i due è di soli 1 000 voti?

La strada da qui a maggio è lunga e la gara pare ancora molto aperta.

Matteo

 

Asma bronchiale e vaccino

A seguito del dibattito acceso dal sig. Salvatore Ziliani, attraverso una serie di lettere alla stampa, circa la questione dell’asma bronchiale e del vaccino antiallergico, intervengo anch’io chiedendo uniformità dei trattamenti e cercando le risorse necessarie per non gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini.

Di seguito riporto il mio intervento e l’interrogazione deposiatata da Silvia Noè – Presidente del gruppo Udc in Regione Emilia Romagna, presso l’Assemblea Legislativa Regionale.

Asma bronchiale e vaccino

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Matteo

Elezioni il 6 maggio, il 20 i ballottaggi

Secondo le fonti del Viminale, il prossimo 6 maggio sarebbe la data prescelta per le elezioni amministrative che ovviamente riguardano anche la città di Parma, con la possibilità del ballottaggio fissata due settimane più avanti, nel fine settimana del 20 maggio.

Anche noi ci stiamo preparando, proprio nei giorni scorsi si è svolto un incontro operativo al fine di individuare le priorità, i nuovi progetti e le idee più valide da mettere in campo.

Blog presentato alla stampa

Il blog è stato lanciato e ufficialmente presentato alla stampa.

Di seguito il link dell’articolo apparso sulla Gazzetta di Parma

blog start up

 

E’ davvero necessario demolire la scuola Racagni?

L’ipotesi di demolizione e ricostruzione della scuola Racagni, avanzata dal commissario Ciclosi in questi giorni, merita a nostro avviso prima di essere definitivamente adottata un approfondimento ed una riflessione.

Un approfondimento tecnico rispetto alla necessità di tale radicale scelta, posto che la piena agibilità della struttura è stata più volte in questi mesi accertata dagli enti competenti, ed una riflessione rispetto alle motivazioni, visto che parte dei problemi che la scuola manifesta sono i problemi dei molti edifici costruiti fra gli anni 50 e 60 nel quartiere Pablo e sono in gran parte stati superati in questi anni su tali strutture attraverso interventi di consolidamento delle fondazioni con resine espanse.

Già gli assessori Aiello e Bernini proposero di recente la soluzione della demolizione e successiva ricostruzione, avviando progettazione e bando d’appalto per un opera che avrebbe dovuto avere un costo di circa 6 milioni di euro.

Noi non siamo contrari a questa soluzione, quando fosse chiaramente dimostrato sotto ogni profilo essere la più idonea, tuttavia andrebbe pienamente supportata sotto il profilo tecnico ed economico, anche magari coinvolgendo nella progettazione e programmazione degli interventi, vista la valenza che il plesso scolastico riveste per l’intero quartiere, il consiglio di quartiere uscente che ben conosce la problematica.

Tali approfondimenti tecnici e anche sociali potrebbero fare emergere soluzioni alternative o anche, pur nella ravvisata necessità di una ricostruzione, portare a scelte progettuali funzionali e insieme meno dispendiose, attraverso modifiche al progetto esistente.

Matteo

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